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Battaglia per una morte “laica” April 3, 2009

Posted by Ipernova in : Le crociate , 2comments

Leggo sul Corriere della Sera:

Una cappella «laica», la sfida dell’ospedale.

Alle Molinette una stanza del silenzio. Minacce alla vigilia dell’inaugurazione.

Io non credo in Dio. E trovo assurdo che quando una persona muore, si faccia una messa in cui si osanni il “signore”. Quello non c’entra, è un momento di cordoglio, si deve parlare di chi non c’è più! Chissenefrega se uno, 2000 anni fa, ha salvato l’umanità (ammettendo sia vero). Almeno in quel momento particolare, l’attenzione è da porre sul dolore più prossimo e profondo. Ed invece, credente o non credente, ci si deve pippare una predica ed un rituale anche se non si è d’accordo.

Parliamo anche delle “onoranze funebri”, servizio per il quale credo sia alquanto dubbioso guadagnare. Non capisco come tale guadagno inflazionato non possa essere considerato dalla legge “circonvenzione di incapace”. Preferirei che tale servizio fosse garantito dallo stato, ma tanto sappiamo che qui in Italia non funzionerebbe. Soffermiamoci invece sul fatto che non ci sia garanzia dello stato almeno per un rito laico, fatto che considero profondamente sbagliato.

Ma ecco che qualcuno di illuminato inizia ad andare in questo senso. Garantendo almeno una “cappella laica”, fatta non solo per chi non crede ma anche per chi crede ad altro/i. La cosa mi rincuora. Certo, ci sono i soliti idioti che contestano. Quelli sarebbe meglio prenderli a sberle da piccoli.

Trovo profondamente più romantico vedere il proprio corpo essere lambito dalle fiamme, che essere coperto dalla terra, come se si dovesse nasconderlo. Le fiamme ardono, si alimentano dal corpo, generano luce e calore. Non c’è fine più meravigliosa che, conclusasi la vita, trasformarsi in luce ed energia.

La soluzione che auspicherei per me è (se possibile, più lontana possibile): cappella laica, adibita alla cremazione, presso l’ospedale. Senza grossi tragitti, processioni, ma soltanto parlando di ciò che conta veramente, delle persone. Ed a conclusione di tutto, ci si dà alla Luce, per la seconda volta.

Paz