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La Saggezza della Sapienza January 17, 2008

Posted by Ipernova in : Democrazia , add a comment
Papa suv

Francamente la vicenda del Papa a La Sapienza mi fa veramente piacere.

E mi fa ridere che il mondo cattolico gridi allo scandalo ed alla censura, quando lo stesso Papa non hai mai cercato il dialogo con i laici. Anzi!

Gli studenti, e soprattutto quelli universitari, sono una benedizione. Molti ribellioni e molti colpi di stato pacifici sono iniziati dalle università. Gli studenti sono quelli che hanno un ideale abbastanza rivoluzionario da credere di ribaltare qualsiasi sistema oppressivo quando tutti tengono la testa bassa. Non è detto che ci riescano, anzi, spesso vengono presi a fucilate. Ma comunque (vedi Iran) il primo barlume di speranza democratica e dialogo nasce spesso dalle università.

Da troppo tempo la Chiesa si intromette nei nostri affari e ritarda la nostra evoluzione sociale. Ormai il Papa ha lo stesso valore di un ministro nello stato italiano, e forse di più.

Quello de La Sapienza è stato soltanto un gesto esasperato dopo aver subito per troppo tempo la forzata influenza del vaticano.

Per cosa poi? Per sentire un Papa che spara le solite cavolate a senso unico, senza diritto di replica, sulla povertà. Il tutto bardato in oro e con le scarpe di Prada? Con quale autorevolezza può parlare di povertà e aiuto al prossimo?

I soldi della Banca Vaticana hanno finanziato le industrie d’armi della seconda guerra mondiale (in caso, vi racconto la vicenda un’altra volta). E la cosa mi fa schifo.

L’unica cosa che “forse” non andava bene nell’espressione di diniego degli alunni/professori de La Sapienza sono stati i modi nel farlo.

Ma se invece di dire “Egregio Sig. Papa, ci scusiamo per il disturbo ma parte della nostra università preferisce trovare un dialogo con la sua istituzione fuori dalle nostre sedi” gli alunni hanno detto “Papa, vai fuori dai cogl*oni, hai rotto il caz*o” io li capisco benissimo e non li biasimo.

Viva la scienza. Viva i frati francescani e, casomai, anche quelli Gesuiti. Basta con l’oro (iniziamo a parlare di Lattice).

Paz

Pensieri da mal di testa October 30, 2007

Posted by Ipernova in : Le crociate , add a comment

ATTENZIONE! Il testo che segue contiene frasi di contenuto esistenziale vivamente sconsigliate a persone dal facile annoiamento! 

Pensatore di RodinLa vita è probabilmente la cosa più rara e preziosa dell’universo. Ciononostante il suo vero valore è ben inferiore a quello che le affibiamo noi. La vita può estinguersi per un nonnulla, come se la natura si prendesse gioco della nostra debolezza.

Credo che i nostri problemi esistenziali nascano proprio dal fatto che ci diamo un valore enorme quando in realtà non siamo che un mucchio di atomi auto-organizzati.

Ma passiamo ad un’analisi più esplicita. Quanto vale un gamete? (un ovulo od uno spermatozoo?) A che punto l’unione dei due gameti diventa vita? Se la morte cerebrale dichiara ufficialmente la morte dell’individuo, non sarebbe giusto anche che la vita cerebrale ne dichiari la sua esistenza? Un feto di 1 mese ha un cervello? Ed uno di una settimana? Un feto di una settimana è più vivo e presente di un vitello di 1 anno? Mi sembra che il giovane bovino abbia più attività encefalica del feto. Ed in tal caso, perché il papa si mette contro la pillola del giorno dopo mentre mangia vitello?

Ma soprattutto, perché è cosa buona e giusta far avere dei figli a due ubriachi (che non intendono convivere assieme ed accudire il bambino), ed invece risparmiare la sofferenza al bambino no? Di ovuli fecondi se ne possono avere a migliaia, e spesso è la natura stessa ad eliminarli. “Uccidere” delle cellule che si replicano è poco poetico ma non mi pare un omicidio.

Le ipotesi sono due: 

  1. Se decidiamo che la vita nasce dall’auto-organizzazione di molecole, allora le piante sono vive, e soprattutto lo sono i vitelli. Mangiarseli è un omicidio.

  2. Se invece decidiamo che la vita è la coscienza dell’individuo, allora il vitello esiste di più del feto di una settimana. Quindi mangiarsi una bistecca è “più omicidio” che usare la pillola del giorno dopo.

Secondo me sarebbe giusta la prima. Ma se fosse così dovremmo morire di fame. Quindi siamo costretti ad accettare che la natura stessa ha deciso che la vita di alcuni significhi la morte per altri, quindi avvalora la seconda ipotesi per cui “l’omicidio” fa parte dell’esistenza.

La femmina del Panda se nascono due cuccioli ne butta pur via uno dei due! Questo perché la selezione naturale ha deciso che era troppo dispendioso per lei curare due bambini. Il Panda può decidere di non avere figli e l’essere umano no?

La morte fa parte della natura. è la vita ad essere una splendida eccezione.

 

Paz

P.S.: Datemi un’Aspirina